In queste lezioni di pianoforte gratis puoi finalmente apprendere i “trucchi” per diventare un vero e proprio fuoriclasse!
Il brano che suono nel video è un monumento della letteratura pianistica: il celeberrimo Preludio in Sol Minore di Rachmaninoff, certamente uno dei più grandi compositori di tutti i tempi e, ammetto, il mio preferito! Come puoi notare, questo brano è un vero e proprio vulcano fatto di violenti accordi, staccati decisi, amabili melodie, accenti potenti e… travolgenti ottave.
Già, le ottave: che spauracchio per noi pianisti!
E certo, perché le ottave possono impegnare, stancare e buttar giù di morale i pianisti più inesperti perché, effettivamente, la tecnica delle ottave è tra le più difficili e spettacolari che un pianista possa mai tirar fuori dalla magia del suo cilindro.
Ora ti aiuterò a capire, con pochi e semplici esempi pratici, come evitare gli errori più comuni e come superare le difficoltà nel mentre cerchi di studiare ed eseguire un passaggio di ottave.
Innanzitutto, che cos’è un’ottava?
Un’ottava altro non è che l’insieme di due note poste a distanza di ottava da eseguirsi contemporaneamente con una sola mano.
Quando queste note vengono eseguite non contemporaneamente ma in successione, quindi una per volta, ci troveremo di fronte ad un passaggio di “ottave sciolte” (dette anche ottave arpeggiate).
Lezioni di Pianoforte: come studiare rapidamente e in modo efficace le ottave
La tecnica delle ottave si divide principalmente in ottave staccate e ottave legate.
In questa lezione andiamo ad affrontare lo studio delle ottave staccate: tratterò le ottave legate in altre lezioni di pianoforte…
Per la tecnica delle ottave staccate (o separate) mi servirò, a titolo di esempio, dell’esercizio che puoi trovare nel libro di tecnica pianistica più celebre al mondo: Hanon Il Pianista Virtuoso, un vero e proprio “ABC” del pianista racchiuso in un unico volume! Se vuoi sapere come ottenere i migliori benefici tramite questi esercizi, guarda il piano tutorial in cui spiego come studiare bene e in quattro mosse gli esercizi della prima parte.
Scarica subito lo spartito pianoforte, in quanto questo esercizio № 51 lo prendiamo come esempio per spiegare lo studio delle ottave. Gli spartiti in PDF li trovi, come sempre, in Spartiti per Pianoforte Gratis nel nostro sito.
Supponiamo che il pianista faccia fatica a suonare un passaggio del genere:
Il primo problema che devono affrontare i pianisti di livello base (ma anche alcuni di livello medio), nel mentre cercano di eseguire un insieme di ottave semplici come quelle in esempio, è proprio quello dell’irrigidimento del braccio! Ciò accade perché se non riesci a educare la mano in modo razionale, inesorabilmente farai fatica ad eseguire in modo comodo e pulito un insieme di ottave.
Difatti, ho l’assoluta consapevolezza che molti di voi provano dolori e fastidi muscolari durante e dopo l’esecuzione delle ottave, in virtù del fatto che la mano e la coordinazione muscolare nel pianista in erba non funzionano in modo naturale, e più si sbagliano le note e più ci si irrigidisce nel tentativo disperato di avere maggior controllo sui tasti e sulle posizioni, causando così infiammazioni e rischiando addirittura di beccarsi una tendinite!
Infatti, la difficoltà principale nell’eseguire un’ottava sta nel dover sviluppare l’estensibilità della mano in attività contrattile duplice e simultanea.
Bene, se vuoi scoprire i trucchi per divorare le ottave senza fatica, seguimi in questo viaggio attraverso questi quattro semplici step!
Step 1: suona le note di un solo dito
La prima cosa da fare è suonare singolarmente le note che compongono l’ottava e per ciascun dito coinvolto.
Ricordi quando i primi tempi, magari nelle tue prime lezioni di pianoforte, suonavi semplici melodie con un solo dito? Come sai bene, è piuttosto difficile suonare una successione di note più o meno rapida usando, ad esempio, solo il pollice oppure solo il mignolo.
Eppure, se ci rifletti bene, togliendo la nota superiore di un’ottava otterresti (sulla base del nostro “caso-esempio”) il seguente risultato:
Invece, togliendo la nota inferiore, otterresti questo:
Scomponendo in tal modo l’ottava in due esercitazioni separate saprai preparare la stabilità della mano senza dover più ricorrere alla rigidità muscolare.
Suona gli esercizi così ottenuti, inizialmente a velocità sostenuta, dopodiché aumenta poco per volta il tempo sino ad arrivare alla velocità di punta.
Step 2: suona le ottave sciolte
Dopo il primo step è utile studiare le ottave nella loro forma arpeggiata in modo da allenare l’estensibilità della mano. Nel caso in esempio dovremo suonare tante volte (e in successione) le note che compongono ciascuna ottava, prima partendo dalla più bassa alla più alta:
poi dalla più alta alla più bassa:
Quando suoni le ottave arpeggiate ricordati di rilassare il più possibile l’avambraccio in modo da assecondare il naturale movimento di rotazione del polso.
Step 3: suona le ottave ribattute
Una volta che hai suonato bene le ottave arpeggiate è utile che tu ti metta a studiare ribattendo ciascun ottava prima quattro volte:
poi due volte:
Ricorda che in questa fase di studio è di fondamentale importanza produrre un suono pulito e che ciascuna ottava sia suonata con un invariabile forte. Questo esercizio serve per preparare bene, nella mente e nelle mani, i vari cambi di posizione che si susseguono.
Step 4: suona le ottave scritte sullo spartito
Una volta che avrai portato a termine tutti gli step proposti, dovrai suonare le ottave così come stanno scritte sullo spartito, con un tempo lento, per poi aumentare gradatamente la velocità sino ad arrivare a quella desiderata.
Prima di terminare questo tutorial è necessario che ti riveli le 4 regole fondamentali che dovrai seguire come fossero comandamenti se vuoi veramente imparare a suonare le ottave con scioltezza e rapidità:
- Attacca l’ottava con il polso leggermente alto: non fare l’errore comune di schiacciare le dita, ma piuttosto attaccale con un movimento dall’alto verso il basso, colpendo i tasti con le dita ben ferme e con la punta del polpastrello.
- Tieni arcuate le dita centrali inattive cercando di rilassarle il più possibile: molto spesso si tende ad irrigidire queste dita favorendo il manifestarsi di fastidiosi dolori all’avambraccio.
- Articola il polso flettendo il gomito con un movimento dall’alto verso il basso: in tal modo ti verranno più facili i vari cambi di posizione conservando tra l’altro la piacevolezza del gesto.
- Salvo casi eccezionali indicati dai compositori stessi, le ottave si diteggiano usando sempre il primo e quinto dito sui tasti bianchi, primo e quarto dito sui tasti neri.
Perfetto! adesso che conosci queste tecniche le puoi applicare all’occorrenza: potrai finalmente suonare in scioltezza e semplicità tutte le ottave che vuoi, anche le più difficili!
Bene, anche questa puntata delle nostre lezioni di pianoforte è terminata; se ti è piaciuta condividi e metti “Mi piace“. In tal modo puoi aiutare i tuoi amici pianisti a risolvere questo problema utilizzando le tecniche spiegate.
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Per finire ti voglio citare una frase del grande pianista e didatta Attilio Brugnoli:
“L’esecuzione è artistica quando l’esecutore ha così assimilato l’opera d’arte che eseguisce, da provare l’impressione d’averla concepita egli stesso, e quando le sue possibilità tecniche sono tali da consentirgli la pronta e perfetta realizzazione di ciò che pensa e sente.”
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