In questo nuovo appuntamento di lezioni pianoforte online andiamo a trattare l’argomento più affascinante del mondo pianistico e dell’arte musicale in generale. Si tratta di una scienza non esatta, fatta di regole scritte e non scritte, di leggi che si rispettano e si violano in continuazione.
Stiamo parlando dell’interpretazione.
In musica, per interpretazione, si intende l’arte di riprodurre (nel modo più efficace) un brano musicale partendo dallo spartito.
Domanda del secolo: qual è il modo più efficace per interpretare un brano?
Semplice: è quello che ti consente di far suscitare delle forti emozioni a tal punto che, l’ascoltatore, si identifica nei sentimenti contenuti nel brano, come se egli rivivesse delle sensazioni già vissute.
Proprio così: se l’interpretazione è benfatta, l’ascoltatore rivive per un attimo pezzi della sua stessa vita!
Certo, questo tema è un universo sconfinato e potremmo parlarne per ore… Per questo, secondo me, quando si vanno a trattare determinati argomenti, le parole contano molto poco.
Ciò che conta veramente è “sentire“.
Non conta parlare o tentare di capire a livello razionale, ma serve sentire il gusto del bello e del brutto, sentire cosa funziona e cosa non funziona.
Il sentire appartiene alla sensibilità che vi è in ognuno di noi: esso rappresenta uno dei sensi invisibili della nostra costituzione umana. Ora, ci sono persone che sentono in modo completo immergendosi totalmente nella musica da interpretare; altri, invece, hanno bisogno di affinare la propria sensibilità musicale per finalmente raggiungere quella “forza simpatica che avvicina e unisce gli uomini” (cit. di Liszt).
Di conseguenza, quando tratto di interpretazione, lo faccio con esempi pratici da suonare; in questo modo puoi capire i pochi ma essenziali concetti da assimilare. In realtà, come già sai, l’esempio suonato è parte integrante delle mie lezioni pianoforte online gratis e rappresenta, a mio avviso, il modo migliore per insegnare l’arte.
In questa prima lezione dedicata all’interpretazione ho scelto come brano-esempio la colonna sonora del film American Beauty, un pezzo sospeso nell’ignoto e quasi senza tempo, di atmosfera sognante e di intimo raccoglimento. Vagamente ispirato alla musica di Debussy, questo brano di Thomas Newman rappresenta uno dei migliori esempi di come si debba respirare al pianoforte.
In musica, la parola “respiro“, vuol dire una sola cosa: prendersi tutto il tempo necessario prima di attaccare una nota o un accordo.
American Beauty porta all’estremo questo concetto, in quanto è costituito da respirazioni lente e continue. Ma, dal mio punto di vista, quanto più una dimostrazione è estrema, tanto più è efficace per capire determinati concetti.
La respirazione è la regola numero 1 dell’interpretazione: essa produce quella pausa che si interpone tra un pezzetto di brano e l’altro. Questa pausa può essere prevista in partitura, anche se il più delle volte è sottintesa dal compositore.
Quando è prevista in partitura si presenta come una piccola virgola, così:
In ogni caso, sta a te e alla tua sensibilità stabilire quanto essa deve durare.
Per spiegarti in modo semplice il concetto di respirazione è necessario che ti faccia un paragone con il discorso parlato che usiamo nella vita di tutti i giorni.
Ora ti svelo un segreto: per diventare un bravo interprete devi suonare come se stessi parlando di un fatto che ti è accaduto veramente e che ti ha molto colpito.
Questo perché in musica, come per il linguaggio parlato e scritto, non bastano le note, ossia le parole, ma ci vogliono anche gli accenti, le sospensioni, le dinamiche; in una parola, ci vuole l’anima! Senz’anima il discorso diventa incomprensibile e senza senso.
Perciò, cari amici pianisti frettolosi, è inutile che cercate di fare 100.000 note al secondo se poi avete l’anima azzerata dall’ego! Ovviamente mi sto riferendo a coloro che non hanno una preparazione tecnica adeguata ma dicono: “voglio stupire suonando a velocità razzo così faccio il figo d’avanti agli altri!”.
Beh, caro mio, se la pensi così, bada bene a ciò che ti dico: la musica non è sport! Nello sport prevale la velocità e il senso della competitività, mentre nella musica prevale (o dovrebbe prevalere) semplicemente la volontà (da parte del musicista) di comunicare delle emozioni.
Comunque, se vuoi approfondire questa questione, ti invito a leggere il mio articolo sui 10 Comandamenti del Pianista da scolpire nella pietra e inchiodare sullo strumento sin dalla prima lezione di pianoforte.
Chiudo questa parentesi evidenziando che, a maggior ragione, mi sembra molto opportuna la scelta di spiegare la respirazione mediante questo pezzo che è lento e impone alla riflessione, anche in considerazione del fatto che, i pianisti inesperti, sovente peccano di fretta e superficialità.
Come Animare il Respiro – Lezioni Pianoforte Online
Abbiamo detto, dunque, che devi interpretare come se dovessi fare un discorso importante.
Devi cercare di dare un significato ai suoni: in caso contrario rischieresti di eseguire una massa indistinta di note povere di colore.
In musica, per respirazione, si intende quella piccola pausa che ha la durata appunto di un respiro. D’altronde anche i punti e le virgole sono delle pause di respirazione…
Ti ricordo che tutto ciò che spiegherò fa parte della cosiddetta sintassi musicale, che è la disciplina che studia le relazioni tra musica e linguaggio verbale.
Di conseguenza, ad ogni frase o semifrase del pezzo, abbineremo una frase del linguaggio parlato.
Una frase musicale è solitamente composta da 4 battute, mentre una semifrase è composta solitamente da 2 battute.
Le frasi possono essere sospensive o affermative. Quelle sospensive esprimono un senso di domanda, e talora sono come quelle proposizioni interrotte che hanno bisogno di essere completate da altre proposizioni per finire il discorso. Ad esempio l’espressione “Oggi esco” potrebbe essere completata da “e vado a fare la spesa”.
Le frasi affermative, invece, esprimono un senso di risposta, di riposo. Anche se breve, una frase-risposta può avere già di suo un senso compiuto. Ad esempio l’espressione “Vado a fare la spesa” può essere di risposta alla domanda “Dove stai andando?”; tuttavia, “Vado a fare la spesa” avrebbe senso compiuto anche presa singolarmente.
Una frase-domanda è seguita (quasi sempre) da una frase-risposta, anche se a volte è possibile trovare due frasi-domanda o due frasi-risposta che si susseguono consecutivamente. Come puoi ben capire, questo senso di affermazione e di sospensione non è diverso da quello contenuto nei segni di punteggiatura di un discorso letterario.
Anzi, in linee ancor più generali, possiamo dire addirittura che la musica rispecchia il percorso emotivo di un essere vivente, fatto di dinamismo e tranquillità, di tensioni che implodono seguite dalla voglia di riposo, di movimenti di andata e di ritorno.
In questo caso mi servirò dell’inizio del monologo finale di American Beauty, dove il personaggio di Lester Burnham descrive la sua esperienza ai confini della morte dopo essere stato sparato.
Prima di continuare con la spiegazione ti invito a procurarti lo spartito di American Beauty, quindi:
- scarica gratis il PDF del brano nella sezione spartiti pianoforte del sito
- premi “Play“, cioè avvia il piano tutorial
- segui la spiegazione spartito alla mano
Dunque, tanto per cominciare, il brano è introdotto da questo frammento di battuta 4 e 5:
Questo frammento somiglia a un pezzo di frase sospensiva in cui si esorta qualcuno a fare qualcosa.
Quindi, da battuta 4 a battuta 5, il testo da abbinare può essere questo: “Ma guarda…”
In seguito abbiamo un lungo respiro (tra il La e il Sol della melodia a battuta 5) per far capire che un passo è finito in attesa di suonare tutta la frase completa in quanto era stata interrotta all’esordio.
Quindi, da battuta 6 a battuta 7, la frase viene completata in senso affermativo:
Il testo da abbinare è questo: “Ma guarda… ho sempre saputo che ti passa davanti agli occhi tutta la vita nell’istante prima di morire.”
Tra battuta 7 e la battuta 8 c’è un nuovo respiro (prima di attaccare il basso profondo) in quanto comincia una nuova frase composta da una semifrase sospensiva seguita da una affermativa:
In quella sospensiva il testo da abbinare è questo: “Prima di tutto, quell’istante non è affatto un istante:”
Suonando questo frammento ti puoi accorgere di come questa frase rimane sospesa in attesa di qualche cosa che risponda a questa domanda, o meglio in attesa di una ulteriore spiegazione per capire il “concetto”…
Quindi, segue la semifrase affermativa di una sola battuta, e spiega che quell’istante “si allunga, per sempre, come un oceano di tempo.”
Ovviamente bisogna respirare tra battuta 9 e 10 visto che un episodio è finito, creando sempre questo vuoto immerso nell’ignoto, nel nulla, prima di attaccare il basso profondo.
Da battuta 11 a battuta 14 abbiamo una frase sospensiva composta da una melodia che si ripete due volte:
Il testo da abbinare è questo: “Potrei essere arrabbiato per quello che mi è successo, potrei essere arrabbiato per quello che mi è successo…”
Fai caso che, nella prima frase, il tono è più acuto perché va verso un senso di domanda, mentre nella frase risposta il tono è di affermazione, quasi come se si fosse più convinti di una cosa dopo averla ribadita. E a seconda di queste aperture e chiusure, tensioni e rilassamenti, la musica va suonata con le giuste dinamiche e respiri.
Dopo battuta 14 la frase si compie, in modo affermativo, nelle battute successive:
La frase viene completata così: “Ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo.”
Da notare come, in queste ultime battute, la successione armonica degli accordi pianoforte tenda verso un senso di conclusione, verso un punto di arrivo, posandosi definitivamente sull’accordo di tonica.
Devo dire che la commistione tra musica e parole è sbalorditiva!
Ti consiglio vivamente di suonare per intero (e tutte di seguito) le battute che abbiamo analizzato abbinando alla musica questo bellissimo monologo:
“Ma guarda… Ma guarda… ho sempre saputo che ti passa davanti agli occhi tutta la vita nell’istante prima di morire. Prima di tutto, quell’istante non è affatto un istante: si allunga, per sempre, come un oceano di tempo. Potrei essere arrabbiato per quello che mi è successo; potrei essere arrabbiato per quello che mi è successo… Ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo.”
Bene, il piano tutorial sull’interpretazione appartenente alle mie lezioni pianoforte online è terminato; se ti è piaciuto condividi e metti “Mi piace“. In tal modo puoi aiutare i tuoi amici pianisti a capire l’infinito cosmo dell’interpretazione partendo dagli esempi spiegati nel video.
Inoltre puoi proporre tu stesso gli argomenti da trattare nei miei prossimi tutorial, così potrai mettere in pratica i trucchi e i suggerimenti che cercavi da tempo.
Quindi, iscriviti al nostro Canale YouTube per avere le tue lezioni di pianoforte online sempre a portata di “click” o di “tap“!
Ah, dimenticavo… prima di concludere, voglio che tu sappia una cosa:
Non hai la minima idea di cosa si parla nel monologo, ne sono sicuro. Ma non preoccuparti: un giorno l’avrai…! 😉
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