Nell’articolo precedente, ti ho spiegato quanto sia assurda e sbagliata la considerazione “ormai per me è troppo tardi per cominciare a suonare il pianoforte“.
In effetti uno dei più grossi sbagli è quello stabilire a priori cosa deve o non deve fare una persona in un preciso momento della sua vita.
La mente, per rimanere giovane, deve liberarsi di dannose zavorre e di determinati schemi mentali limitanti!
Ti ho accennato, inoltre, dei benefici psicofisici derivanti dall’atto di suonare il pianoforte.
Bene, oggi voglio approfondire questa interessantissima questione.
Suonare il pianoforte fa bene, eccome!
Prima di tutto, è sorprendente notare come ci si possa misurare con se stessi quando si inizia un percorso musicale, non solo per confrontarsi coi propri limiti, ma soprattutto per testare i propri punti di forza.
Infatti, suonando e imparando, tu stesso ti stupirai di come dentro di te emergano dei “talenti” che prima neanche immaginavi. Senz’altro, anche le persone vicine a te si meraviglieranno di queste tue doti che tenevi nascoste…
Come per magia, le nostre potenzialità vengono fuori, mettendoci quindi in armonia con i nostri lati migliori.
Sì, il nostro “meglio di sé” emerge in tutto il suo splendore grazie alla musica, che è l’attività umana/artistica più bella del mondo. Questa attività è, per sua natura, “creativa” ma non solo: ci insegna anche l’autodisciplina, perché ci pone di fronte a delle regole, così da poter assimilare l’equilibrio tra estro creativo e ordine.
Un altro aspetto positivo lo possiamo trovare in questa frase:
la musica è un linguaggio e, come tale, crea una sorta di transfert empatico in cui, chi ti ascolta, comprende e fa suoi i sentimenti espressi, dapprima, dal compositore e, in seguito, dal pianista che esegue la sua musica per pianoforte.
Non ci sono dubbi: suonare il pianoforte fa bene sia ai giovani che ai meno giovani, lo dice anche la scienza!
Secondo uno studio dell’American Psychological Association “l’attività musicale durante la vita funziona da esercizio cognitivo, mantenendo il cervello in forma e in grado di affrontare le sfide dell’invecchiamento“.
Per la cronaca, le persone che hanno partecipato a questo studio non erano professionisti ma amatori; per giunta, in maggioranza pianisti!
Ciò significa che il pianoforte dà benefici a qualsiasi livello venga suonato.
Ti dirò di più: in un altro studio condotto dall’università Emory University degli USA, è emerso che “suonare il pianoforte fa bene al cervello in quanto influenza positivamente tutte le attività della sfera cognitiva. Inoltre, le persone che si dilettano con uno strumento sono meno soggette al morbo di Alzheimer“.
Nella canzone Take Up thy Stethoscope and Walk, i Pink Floyd cantavano:
“La musica sembra alleviare il dolore, sembra motivare il cervello”.
Ed è proprio così! 😉
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